Uno dei talleri di Sigismondo III più desiderabili dal punto di vista tipologico - il tallero leggero!
Un'emissione molto rara e altrettanto interessante dal punto di vista storico, assente da molte collezioni avanzate. Fu con questi talleri che venne pagato al Sultano turco il riscatto (3 milioni di zloty(!)) per il corpo senza testa dell'Hetman Żółkiewski.
I talleri leggeri, noti anche come kopek o zloty (per via dei numeri 60 e 30 presenti sul rovescio), furono un'emissione che durò solo quattro anni. I primi esemplari furono coniati nel 1620, approfittando della mancanza di un'ordinanza di coniazione che regolasse il conio dei talleri. Si distinguevano chiaramente dai talleri ordinari (detti anche pesanti, imperiali) solo per il peso: il rapporto era di 7:5 (28,8 a poco meno di 20 grammi).
Come si legge su Jan Dostych, "è probabilmente questo il motivo per cui i talleri leggeri furono pagati per l'Hetman Stanislaw Żółkiewski", dato che l'emissione coincide con il destino dell'eroe della Battaglia di Kluszyn (dove schiacciò gli eserciti russi e svedesi più volte più grandi). Morì nell'ottobre 1620 durante la battaglia di Cecora. Fu privato della testa, che "adornava" l'ingresso del palazzo del Sultano su un pice, mentre per il corpo e il figlio ancora in vita fu chiesto un astronomico riscatto - 3.000.000 di zloty. Il riscatto doveva essere pagato dalla vedova, che doveva essere aiutata a raccogliere la somma dal pubblico polacco.
La presente moneta è una seconda emissione molto rara. Ciò è confermato sia dal "Catalogo dei talleri di Sigismondo III" (1 di 9 esemplari conosciuti (!), di cui ben 4 sono esemplari da museo), sia dal fatto che per la sua emissione non fu preparato un nuovo francobollo per il rovescio, ma fu utilizzato il francobollo rielaborato dell'anno precedente (forando l'ultima cifra della data da O a 1 e cambiando il taglio da 60 a 30).
Un esemplare della nostra asta 16, dopo un restauro professionale.