La più antica moneta di un uomo che avrebbe potuto diventare re polacco.
Le coniazioni di Carlo Ferdinando della dinastia Vasa, nonostante la ricchezza di tipi e forme, sono molto rare. Nel corso degli anni, le sue monete, soprattutto quelle dell'emissione di Nysa, sono apparse sporadicamente nelle aste polacche. L'offerta di ben 4 esemplari può essere considerata una rarità, come confermano le ricerche museali di Marek Folwarniak, autore di una monografia sulle coniazioni di Karol. Solo 2 di tutti i musei polacchi possono vantare un numero maggiore di sue monete nelle loro collezioni. Iniziamo la nostra offerta con la prima di esse!
Karol Ferdinando era un principe polacco, uno dei figli di Sigismondo III. Come accadeva per i figli minori dei re, fu educato allo stato clericale fin dall'infanzia. Grazie ai legami di Sigismondo e di sua madre, Costanza d'Asburgo, all'età di sei anni fu nominato successore del vescovo di Breslavia, per assumere l'episcopato pochi anni dopo. Iniziò il suo regno al compimento della maggiore età (prima, per suo conto, era stato guidato da Pawel Piasecki). Lo amministrò da Varsavia, ma solo in termini economici, esercitando attivamente il diritto di battere le sue monete. La prima fu coniata nel 1631.
Si trattava di monete d'oro a più dracme e di fermagli d'argento coniati con questi francobolli, descritti nella letteratura come monete da due soldi. Esse riflettono bene il carattere dell'intera coniazione di Carlo di Nysa, poiché la loro emissione non era moneta di circolazione. Aveva un carattere prestigioso e cerimoniale. Sottolineava lo status del principe, essendo una forma di dono, oltre a soddisfare la sua passione per il collezionismo. Per questo motivo le coniazioni di queste monete dovevano essere piccole, se non altro rispetto alle emissioni dei suoi fratelli, e i pesi, soprattutto dei pezzi d'argento, variano.
Raffigura il giovane principe, accompagnato dalla titolatura(Carlo Ferdinando duca di Polonia e Svezia, vescovo di Breslavia), al rovescio proclama A IOVA PRINCIPIVM(da Dio il principio).
Un esemplare molto bello, da vetrina. Doppio conio ben visibile al dritto. Il tutto in patina di cassetto. Es. NGC AU55.
Sotto il busto la firma CVB (attribuita a von Bren), alla base dello stemma lo scudo HIH (del minatore Johann Jakob Huser).
Questo è l'unico pezzo di questa cricca ad essere stato quotato in asta in Polonia.